martedì 5 agosto 2014

GAZA



 Sentì prima il rombo. Più che un rombo, un fischio acuto, più rumoroso che sonoro. Guardò verso l'alto, da dove proveniva quel sibilo e fu l'ultima immagine che i suoi occhi registrarono. Poi un braccio volò via. Un braccio piccolo, il braccio di un bambino. Volò via la testa, lontano, che andò a distribuire sangue e materia cerebrale contro un muro. Aveva dieci anni e non lo aveva scelto lui di vivere nella striscia di Gaza. Non lo aveva deciso lui di essere palestinese. Non aveva deciso di morire e non sapeva cosa fosse la morte. Non ebbe il tempo di impararlo.  (immagine presa dal web)
Domenico  "Mimmo" Macrì  -  Saint Vincent (AO)



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