mercoledì 9 settembre 2015

9 Settembre 1998: Muore il grande Lucio Battisti

Un mercoledì mattina triste quel 9 settembre di diciassette anni fa, a Milano cessava di vivere il mito della musica italiana, il grande Lucio Battisti. Era ricoverato in una clinica milanese dalla fine di agosto, quando per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute venne trasferito d’urgenza l’8 settembre all’Ospedale San Paolo del capoluogo lombardo. Morirà il giorno dopo alle otto di mattina.

Lucio Battisti era nato a Poggio Bustone (Rieti) il 5 marzo 1943 e ben presto si trasferì a Roma(1950). All’età di dodici anni chiese e ottenne dai genitori una chitarra, cominciando così la sua attività di autodidatta con lo strumento che lo accompagnerà nella sua carriera artistica. Per un breve periodo trascurò gli studi per la musica, suscitando le ire del padre che lo minacciò di fargli prestare il servizio di leva nonostante fosse figlio di invalido di guerra e avesse il diritto all’esenzione. I due vennero ad un accordo, Lucio si diplomò perito elettronico nel 1962, ottenendo dal padre la possibilità di guadagnarsi da vivere con la musica per tutto il tempo che avrebbe dovuto dedicare alla naja.
Dopo i primi anni di magre soddisfazioni a Napoli prima e Roma poi, Battisti si trasferì a Milano per suonare con il gruppo “I Campioni". Nel 1965 venne notato da Christine Leroux, un'editrice musicale di origine francese, cacciatrice di talenti per la casa discografica Ricordi, e fu lei a organizzare il fortunoso incontro con Giulio Rapetti, in arte Mogol. Battisti esordì come solista nel febbraio 1966 con la canzone “Adesso sì”, che Sergio Endrigo portò a Sanremo, mentre il suo primo 45 giri fu “Dolce di giorno/Per una lira”; il successo fu alquanto scarso, mentre le due canzoni vennero successivamente interpretate rispettivamente dai Dik Dik e dai Ribelli. Il 1969 lo vede partecipare per l’unica volta al Festival Di Sanremo con il brano “Un’avventura” cantato in coppia con Wilson Pickett, ma nonostante molte critiche la sua popolarità crebbe. Nello stesso anno uscì il suo primo album, intitolato Lucio Battisti, e qualche giorno dopo il suo secondo 45 giri "Acqua azzurra, acqua chiara/Dieci ragazze". Con il il terzo singolo dell'anno, “Mi ritorni in mente/7 e 40”, Battisti arrivò al primo posto in Hit Parade. Da quel momento il successo di Lucio Battisti aumentò esponenzialmente disco dopo disco, riuscendo, nel 1973, a conquistare il primo ed il secondo posto in classifica con Il mio canto libero e “Il nostro caro angelo”. Nel 1970 vince il Festivalbar con la canzone “Fiori rosa fiori di pesco”. Nonostante il successo come cantante, Battisti non rinuncia a scrivere brani per altri cantanti, tra i quali Patty Pravo, Bruno Lauzi, Mina, Equipe 84. Nei primi anni 80 termina il sodalizio con Mogol ed il successo di Lucio Battisti non raggiunse più i livelli degli anni passati.

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