sabato 9 agosto 2014

Hiroshima.

E' l'alba.
Nel silenzio d'agosto
 Enola gay s'avvicina

 col suo carico di morte.
 La città comincia a svegliarsi.
 Scattano le sirene.

 All'improvviso
una luce accecante.
 Un lampo. Un attimo.



 Un fungo enorme
si eleva in cielo,
sempre più in alto,

 sempre più rosso.
 Non più vite umane,
non più case,


 non più alberi;
 solo cenere e fumo,
cemento in polvere,

 acciaio piegato,
 vetro fuso.
Little boy ha colpito,

 guidata inesorabilmente
 dalla mano dell'uomo.
 Uomo contro uomo.



 Ora c'è solo disperazione,
lacrime,dolore,morte,
 quella morte che continuerà

 per molti e molti anni
 fino ad arrivare
ai nostri giorni.


 Romolo Benedetti  (2014)

(immagini prese dal web)

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