Dal libro "Io, informatore medico scientifico" di Romolo Benedetti
……Il primo medico che (il capo)mi fece conoscere fu un suo carissimo amico, entrammo nella sala d’aspetto e aspettammo il nostro turno. Devo dire che negli studi medici noi informatori eravamo facilitati da una regola non scritta ma che veniva rispettata da quasi la totalità dei pazienti, volenti o nolenti per cui ogni due pazienti il medico faceva entrare un informatore medico. Arrivò il nostro turno ed il medico ci fece entrare, Lucio lo salutò molto amichevolmente poi mi presentò dicendo che ero il nuovo informatore medico scientifico di zona della Upjohn. Parlarono un pochino di cose personali poi Lucio mi diede via libera per colloquiare con il medico e mettere così in pratica quello che avevo appreso al corso di Zingonia. Cominciai così a tirar fuori il depliant del primo farmaco di cui dovevo parlare, l’Halcion, iniziai a sfogliarlo illustrando con voce un pochino impacciata i grafici con la punta della penna sotto lo sguardo serio di Lucio, scambiai qualche domanda e risposta con il medico passai poi al secondo farmaco, il Lincocin.
Non appena tirai fuori il depliant, il medico mi fermò dicendomi:“Senti, non vorrai mica rompermi i coglioni ancora con il Lincocin! Me li ha rotti per quindici anni il tuo capo e penso che basti, lo conosco, lo prescrivo ai miei pazienti ma ti prego, il
depliant no!” Mi bloccai subito e volsi lo sguardo verso Lucio
e vidi che rideva e mi fece cenno di riporre il depliant,
salutammo il medico ed uscimmo. Saliti in macchina durante il
tragitto verso un altro medico Lucio mi disse che dovevo
abituarmi a quel tipo di medico perché ce ne sarebbero stati
tanti altri che avrebbero risposto alla stessa maniera…… ……Entrammo così in un altro studio medico e Lucio mi disse che lì non vigeva la regola di entrare ogni due pazienti, ma si entrava
in ordine di arrivo ( ogni medico ragiona a modo suo, apposta
dico che sono strani). C’erano diverse persone ad attendere il
proprio turno e pensai che avremmo passato tutta la mattinata,
invece aspettammo pochissimo perché il medico era molto
rapido a visitare i pazienti i quali facevano quasi prima ad uscire
che ad entrare tanto questi era veloce. Giunto il nostro turno
entrammo dal medico e come al solito salutammo. Dopo i soliti
convenevoli ( Lucio conosceva anche questo medico) mi
presentai come il nuovo informatore della Upjohn.
Alla parola
Upjohn il medico mi guardò in faccia e allungando una mano
verso di me disse:
“Me l’ha portata?” Io caddi dalle nuvole, che cosa gli dovevo
portare se era la prima volta che lo vedevo e dissi dentro di me:
“Questo è scemo o ha fumato robaccia.”
Vista la mia faccia alquanto strana il medico si rivolse verso
Lucio dicendogli:
“Dottore, non l’ha ancora istruito questo ragazzo?” Lucio
ridendo fece cenno di no con la testa. Poi rivolgendosi a me disse:
“Senta, dottore, la sua azienda produce una crema eccezionale
chiamata Veriderm e il suo capo periodicamente me ne portava
diversi campioni. Lei deve sapere che con questa crema io mi
faccio delle inculate pazzesche con le mie pazienti e queste sono
contente perché non sentono dolore”. Inizialmente rimasi
esterrefatto ma poi cominciai a ridere e dissi che se avessi avuto
campioni dall’azienda glieli avrei portati. Il medico si rivolse poi
verso Lucio che ancora rideva dicendogli:
“Dottore, gli faccia mandare dalla sua azienda una buona
scorta di campioni di Veriderm, che le mie pazienti non
possono aspettare”. Veramente un tipo strano questo medico….
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